il Trillo - I Celti insubri a Giussano 2010

Mostra e convegno sui Celti insubri, nella provincia di

Monza e Brianza

Mercoledì 06 Ottobre 2010

   

dal 3 al 17 ottobre 2010
Villa Sartirana, via Carroccio 1
GIUSSANO (MB)

Mostra "I Celti insubri: dalla Lombardia all'Europa"

venerdì 15 ottobre ore 21

Convegno "Gli Insubri: alle radici della storia lombarda"


Giancarlo Minella: "La storia: gli Insubri, una civiltà tra Ticino e Adda"


Cristiano Brandolini: "Le testimonianze: tracce archeologiche dei Celti lombardi"

Elena Percivaldi: "L'eredità: reminescenze insubri nel folklore e della cultura brianzola e lombarda"

 

Autunno all'insegna dei Celti a Giussano con un evento di grande respiro che racconta vita, testimonianze e misteri di questo antico popolo che tante tracce ha lasciato nella nostra storia. Villa Sartirana ospita infatti dal 3 al 17 ottobre la mostra “I Celti insubri: dalla Lombardia all'Europa” che propone circa cinquanta riproduzioni, perfette in ogni dettaglio, di oggetti ritrovati in Lombardia nell'area compresa tra il Ticino e l'Adda, chiamato “Insubria” ovvero il territorio popolato dagli Insubres Golasecchiani, genti celtiche autoctone che qui stanziavano ben prima della famosa invasione “storica” del IV secolo a.C. narrata da Tito Livio, fondando Milano come sua “capitale”. I materiali provengono in gran parte da scavi archeologici di siti abitati durante l'Età del Ferro.
Le riproduzioni sono realizzate da Giuseppe Stucchi, presidente del G.A.S.A.C. (Gruppo per l'Archeologia Sperimentale e l'Arte Celtica), associazione che da anni promuove in Italia e all'estero la conoscenza e la valorizzazione della cultura celtica, forte di una collezione di circa 300 pezzi di oggetti in alcuni casi celeberrimi come il Calderone di Gundestrup, il divano facente parte del corredo tombale del cosiddetto “Principe di Hochdorf” e il Calendario di Coligny, l'unica vera testimonianza di come i Celti calcolavano i mesi e le stagioni.
Gli oggetti esposti nella mostra, curata dalla storica Elena Percivaldi e dall'archeologo Cristiano Brandolini in collaborazione con il G.A.S.A.C. e l'associazione culturale Terra Insubre, consentiranno di ricostruire gli aspetti fondamentali della civiltà dei Celti insubri, in particolare la vita domestica, l'arte della guerra e gli ornamenti. Oltre a fibule e monili di grande raffinatezza e squisita fattura, si potranno ammirare come pezzi “forti” le situle (vasi a forma di secchio in bronzo, finemente cesellati) di Sesto Calende (VII secolo a.C.) e di Trezzo (VI sec. a.C.), la splendida spada di importazione celtica rinvenuta in una tomba a Brembate di Sotto e il suggestivo elmo in ferro oggi conservato al Castello Sforzesco di Milano.

A inquadrare gli oggetti e a spiegarne utilizzi e significato sono allestiti, alle pareti, vari pannelli esplicativi per un vero e proprio spaccato della civiltà celtica insubre. Sarà inoltre possibile approfondire i temi suggeriti dalla mostra grazie ad alcuni filmati proiettati nell'ultima sala, alla fine del percorso.

Completa l'evento il convegno “Gli Insubri: alle radici della storia lombarda” che si terrà il 15 ottobre alle 21:00 nella sala convegni della Villa. Giancarlo Minella affronterà “La storia: gli Insubri, una civiltà tra Ticino e Adda”; Cristiano Brandolini parlerà de “Le testimonianze: tracce archeologiche dei Celti lombardi”; infine Elena Percivaldi toccherà “L'eredità: reminescenze insubri nel folklore e nella cultura brianzola e lombarda”.

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