Eravamo un Popolo
Era nostra la gioia di vivere
e quando l'aria limpida portava con sé
il profumo dei fuochi da cucina
si alzava il nostro canto
per ringraziare il sole di averci dato quella giornata.
...Eravamo un popolo che cantava.
Guardavamo il disegno
del volo degli uccelli sopra di noi
e leggevamo i presagi sull'acqua del fiume,
ascoltavamo la voce del vento e degli alberi
custodi gelosi dell'armonia.
...Eravamo un popolo saggio.
Mentre i tamburi battevano
danzavamo attorno all'albero
alla festa di Beltaine
per celebrare la generazione della nuova vita
e la tiepida aria di primavera
si posava benevola sui nostri occhi sognanti.
...Eravamo un popolo che amava.
Sui nostri scudi i colori
del fuoco, della terra, dell'acqua e de sangue.
Quando il carmyx ci chiamava a raccolta
nel furore che si scatenava
vita prendevano le nostre spade.
...Eravamo un popolo guerriero.
Alto il nostro sguardo
a seguire il volo del falco
pieno di colore i nostri vestiti
cinto il collo del torque.
Si, forse un po' rozzi, ma generosi
i più forti, i più vividi, i più orgogliosi.
...Eravamo un popolo fiero.
Nelle notti quiete
come il respiro di un bambino addormentato
alla prima stella del vespro
quando i pensieri sembravano fatti d'aria
i sogni ci appartenevano.
...Eravamo un popolo che sognava.
Lottavamo strenuamente contro chi cercava
di sconfiggere le nostre tradizioni
e privarci della libertà.
E quando i solchi delle stagioni
saranno intagliati sui nostri volti,
finché la ruota del tempo girerà
ancora lo canteranno i Bardi
e tutti capiranno che
eravamo un popolo libero
...Eravamo Celti.
Pieralba Merlo
Il Bardo
Come un grande cuore
batte
il ritmo del tempo
e noi accanto ai fuochi
per godere le cose belle
della vita
e più in là gli animali
che quieti riposano.
Il vento di ponente
scioglie profumi
che si levano
come riccioli vaporosi
ed io sono qui che canto
antiche gesta.
E parlo di battaglie
per essere liberi
perché la libertà
è il bene più prezioso.
Di Druidi e mendicanti
di magie ingannatrici
e romantici amori
e il suono della mia arpa
sale e si spande
leggero come il fumo
affinché nulla muoia
e tutto venga ricordato.
A me è dato questo compito
io sono il BARDO.
Pieralba Merlo
I Celti Amano...
Amo... ascoltare il bardo
perché i suoi racconti
srotolano i fili
della mia esistenza.
Amo... sedere sotto un grande albero
accanto alla mia donna
e lo scalpiccio dei bimbi
che si rincorrono nel gioco.
Amo... l'ondeggiar del grano dorato
ed un fuoco sempre acceso
nella mia capanna.
Amo il volgere delle stagioni
perché mi donano verdi pascoli
giovenche gravide
e vedo crescere i miei figli.
Amo …onorare i miei morti
affinché il loro spirito
voli libero nel vento
e lo possa possa riascoltare
tra le fronde degli alberi.
Amo... il suono carnix
che mi chiama a combattere
per difendere la mia terra
ed il mio clan.
Ma soprattutto amo la libertà
perché ciò che più desidero
è guardarti negli occhi
da persona libera.
Pieralba Merlo
Aspettando la battaglia
Lasciate che il coraggio
vi sgorghi dal petto
ed a fiumi scorra
l'adrenalina come il sangue.
Canti dentro di voi
il desiderio di libertà
e come il salire della marea
diventa onda che si infrange
sugli scudi dei vostri nemici
e un solo grido possente:
«che un calzare romano mai calpesti
la terra che fu dei/nostri avi».
...E poi sarà solo
il bagliore delle armi
e l'odore acre della polvere
intrisa ed arrossata.
Soltanto un pensiero:
«siamo forti ed invincibili»,
si può dare anche la vita
per un ideale.
Di secolo in secolo
scorrerà il vostro sangue
ed i fantasmi dei caduti
continueranno a combattere
in eterno.
Pieralba Merlo
La Nona Onda
Scende la sera
colorata di porpora e rosso
lontani fuochi di torba
nel crepuscolo.
Mi par di udire
l'arpa di Dagda
suonare per me
e spiriti del bosco
che escono a danzare
nelle radure sbiancate dalla luna.
Ma immensa la mia solitudine
da quando, predatrice,
la morte a me ti ha rapito.
Poter scivolare nell'oblio oltre la nona onda
attratti da un canto suadente
ed al suono dolce quieto di una lira a cinque corde.
Tra i meli in fiore
ritrovare il tuo sorriso
mentre un vento leggero scompiglia
la tua folta chioma rossa.
...E nei tuoi occhi chiari saprò
che il mio viaggio
è terminato.
Pieralba Merlo
Il Druido
Di un manto freddo
si è vestita l'oscurità
e la luna cavalca
i sentieri della notte.
Ed evocato dal magico canto mi appari, o druido,
mutevole ombra
maestro di incantesimi.
E gli alberi come spettri
che innalzano le braccia al cielo mentre tu invochi
gli spiriti dei trapassati
dipani profezie
e scruti nel futuro.
Chiami a raccolta
le forze dell'Est
le energie dell'Ovest
e le magie del Nord
e bruci incensi
sull'altare di pietra.
E mi par di vedere
nel buio intrigo del bosco
occhi saettanti
e fuggevoli ombre
e un guizzo di inquietudine
par mi trapassi il cuore.
Pieralba Merlo
Vorrei essere un falco
Ho sempre desiderato
essere un falco
volare libero e potente
con il vento sulle ali.
Ho sempre desiderato
tutto per me il cielo
essere il cacciatore
e non l'inerme preda.
Ho sempre desiderato
il suo acuto sguardo
per vedere oltre le nuvole,
oltre la apparenze.
Ho sempre desiderato
le sue audaci picchiate
e togliermi queste catene
che imprigionano i miei passi.
Ho sempre desiderato
essere un falco...
Ma un giorno o l'altro
lo diventerò
e volerò sopra di voi
meravigliati ed increduli.
Pieralba Merlo
Irlanda
Fionn apri la borsa che apparteneva a suo padre, rè dell'Eire, e le tre pietre apparvero.
Allo smeraldo hai rubato il colore
o verde isola del grande cuore
colore simbolo della tua gente
che piange quando «green leaves» sente
distese ondeggianti di erbe e muschi
estese foreste e cupi boschi.
Un senso magico di tranquillità
questo la verde pietra ti da.
Oh, Irlanda!
E' l'azzurro del turchese cangiante
così come acqua di rio zampillante
e delle limpide pozze di gelo
e su fino al tuo mutevole cielo
che si riflette nell'immenso mare
ed in due occhi che ti fan, sognare.
Mentre un violino nella notte suona
questo l'azzurra pietra ti dona.
Oh, Irlanda!
Rubino rosso, color del cuore
del vivido fuoco e del dolore
distese di erica il rosseggiare
color del sole che si tuffa nel mare
color di passione, color dell'amore
e della battaglia il sacro furore
del tuo sangue, della libertà
questo la rossa pietra ti da.
Oh, Irlanda!
Pieralba Merlo