Rievocazioni, danze e musica per il compleanno celtico
«Milano riscopre le origini»
Ricostruzioni e rievocazioni storiche, archeologia «sperimentale», laboratori, stand di artigianato, danze e concerti. L' ottava edizione del capodanno celtico si svolgerà dal 26 al 28 ottobre prossimi nell' area compresa tra Castello Sforzesco, Palazzo Reale e piazza della Scala. Al convegno dedicato a «Gli Albori di Milano», sulle origini celtiche della città, sono intervenuti il presidente del consiglio Regionale Ettore Albertoni, l' assessore all' Identità del Comune Massimiliano Orsatti, assieme a studiosi e storici di fama. La manifestazione è ormai entrata nel circuito dei festival celtici europei, lo scorso anno ha fatto registrare oltre 100 mila presenze. «Il successo di pubblico e la sua eterogeneità - ha detto Albertoni - testimoniano un desiderio largamente condiviso di riscoprire le proprie radici e di conoscere una parte della storia politica e culturale di Milano ancora poco approfondita». Le documentazioni e le testimonianze raccolte (tra cui anche una di Tito Livio) collocano cronologicamente l' epoca della fondazione della città nel VI secolo a.C., con la definizione di un centro sacro detto con termine greco omphalos, e di uno spazio altrettanto sacro delimitato da un' aratura rituale compiuta in senso orario, in accordo con il moto apparente degli astri. L' ipotesi più nota sull' origine del nome Milano è quella che vede nell' etimologia romano-gallica di Mediolanum il significato di «terra di mezzo», ma esiste anche la tesi che attribuisce a «Medhelanon» il significato di «centro di perfezione», caratterizzato dalla presenza di un nemeton, ovvero di un santuario a cielo aperto delimitato da un recinto sacro. La fondazione della città in epoca celtica verrebbe così a coincidere proprio con la dedicazione del santuario, avvenuta presumibilmente nella data più propizia, che per i Celti cadeva intorno alla metà di novembre.
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(21 ottobre 2007) - Corriere della Sera